Burning Rome

 

Burning Rome è una mappa della distribuzione del reddito della capitale Italiana. Di solito questo tipo di mappe mostrano solamente i valori medi di un area. Anche Burning Rome permette di vedere le medie, ma ciò che la rende veramente unica è la possibilità di zoomare al livello della singola casa e visualizzare il reddito dichiarato dal singolo individuo.

 

Roma è la città in cui sono cresciuto. Sin dall’adolescenza sono stato esposto alle divisioni socio-economiche della città, alla triste ghettizzazione di certe aree e alle zone chic di estremo benessere. Questo progetto cerca di visualizzare ciò che in larga misura è già noto, ma nel farlo getta luce su un altro problema importante.

 

La cosa più rivelatrice di questa mappa non è lo scoprire dove siano le persone molto ricche, quanto dove siano quelle molto povere. Dal momento che i dati visualizzati si basano sulle dichiarazioni dei redditi e dal momento che tale dichiarazione è falsificata da molti in modo da nascondere il benessere all’Agenzia delle Entrate, è ragionevole aspettarsi che coloro che appaiono come ricchi non dichiarino più di quello che guadagnano, mentre molti dichiareranno meno di quello che è il loro vero reddito. Ci saranno probabilmente dozzine di modi per spiegare la quantità di gente che -secondo i dati- vivono ai margini della povertà nelle aree più costose ed esclusive della città. Tuttavia un dubbio ragionevole sorge.

 

I dati usati per questo progetto non sono aggiornati e provengono dalla controversa iniziativa di liberazione delle informazioni presa dalla Agenzia delle Entrate nel 2008, quando tutte le dichiarazioni dei redditi degli Italiani relative all’anno 2005 furono pubblicate online. Sebbene la dichiarazione dei redditi sia un atto pubblico e come tale liberamente consultabile, la popolazione italiana (rappresentata dal Garante della privacy) ha chiesto a gran voce che le informazioni fossero ritirate in nome della protezione dei dati personali, andando contro ogni professata e desiderabile trasparenza.

 

Circa un milione di dichiarazioni dei redditi erano reperibili nel dataset originariamente pubblicato. Fra queste 103.615 sono state campionate, geotaggate e mappate su Burning Rome con un colore a seconda del reddito. Tutte le informazioni personali sull’individuo sono state scartate durante il processo.

 

La scelta stilistica di usare una heat-map ha determinato il nome del progetto. Laddove la parte centrale della città con la sua concentrazione di ricchezza sembra una fiamma accesa, le parti più periferiche e tendenzialmente più povere hanno un colore più scuro che sfuma gradualmente con il nero-carbone del fondale. Una metafora calzante del fatto che le fasce di popolazione con meno risorse (e forse con loro molti evasori) sono invisibili agli occhi dei più.

 

Sono dell’opinione che in una società che abbraccia la libera pubblicazione di dati fiscali i benefici ricavati sorpassano in importanza i timori e le insicurezze di alcuni contribuenti. Il mio sogno è di poter disporre liberamente dei dati fiscali di Roma (come di ogni città Italiana) e poter visualizzare il processo di gentrificazione. Un uomo è libero di sognare.